R O I S
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
Titolo
Partita con la morte
Autore
Nicola Rocca
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
Sinossi
Una vittima, due, tre.
Il modus operandi – sempre lo stesso, tre colpi di arma da fuoco – fa pensare a un assassino seriale.
Il Mostro dei Tre Colpi – così lo soprannominano i mass media – uccide sempre nelle aree poco trafficate, lontano da occhi indiscreti. Le sue zone predilette sono pinete e aree boscose vicine ai piccoli paesi dell’Isola Bergamasca.
Sulla scena del crimine, oltre al cadavere, l’assassino lascia a terra i bossoli espulsi dall’arma del delitto, una pistola calibro 9.
L’indagine viene affidata al commissario David Walker, affiancato dall’ormai inseparabile ispettore Scola.
Nella loro partita contro la morte, i due poliziotti vengono catapultati in un’insolita realtà: quella dei paesini di provincia, con i pettegolezzi, le partite di carte al bar, gli intrallazzi delle coppiette.
Quando la tensione è al massimo, una scoperta porta i due agenti alla verità che stavano cercando.
Una verità assurda, sconvolgente, grottesca.
La stessa che permetterà loro di arrestare il Mostro dei tre Colpi.
Il caso è ufficialmente chiuso, ma in questo romanzo, così come nella vita reale, non sempre ciò che abbiamo di fronte agli occhi corrisponde alla verità.
Partita con la morte è un thriller d’indagine dal ritmo serrato, cui l’autore ha dato un’ambientazione nostrana e casereccia.
Carvico, Sotto il Monte, Calusco d’Adda… paesini in cui la presenza di un serial killer fa ancora più paura, perché in un piccolo ambiente la prossima vittima potrebbe essere chiunque.
Tuo padre, tuo marito, il tuo migliore amico.
Recensione
L’autore sforna libri come fossero bignè solo che lui invece di usare la crema pasticcera, li riempie di pathos e dinamite.
Infatti al termine dell’introduzione l’espressione più naturale è: “WOW”
Il commissario Walker non è uno che segue le regole.
“Nell’ambulatorio due infermieri veri e due poliziotti vestiti da infermieri, stavano prelevando il sangue di Dibra, per confrontarlo con la macchia…”
Il Rocca lo manovra con astuzia e sagacia. È un personaggio grezzo non si perde in parole inutili, anche i pensieri e le riflessioni sono dirette. Molte volte sono abbagli, piste vuote. I falsi indizi disseminati lo fanno titubare, ma poi riprende la strada e come un caterpillar si fa spazio tra tutti quei tranelli arrivando alla meta.
Però l’autore lo completa regalandogli anche una profilo romantico, quanto basta per la storia.
L’ambientazione è nella l’isola bergamasca, cioè tutto quel territorio montano e laborioso che c’è tra il fiume Brembo e l’Adda. Nel libro c’è una cartina che nel corso delle indagini risulta essere molto utile per la dislocazione dei fatti.
Racconta della vita di provincia, di come si lavora e di come si riempie il tempo di chi l’occupazione l’ha lasciata a persone più giovane. Dei bar dove pulsa il sangue antico di giocatori di carte in pensione e di ragazzotti che scherzano bonariamente.
Di come la televisione viene interpretata dai vecchi del paese,
scartando
un tre di cuori e pescando un jolli dal mazzo.
“Quella partita a carte non finirà mai”
Si arriva così a metà libro e sembra già risolta la vicenda che vede impegnati molti personaggi che
ruotano attorno al commissario. L’astuzia dell’autore la si percepisce proseguendo, si deve soppesare ogni parola, ogni dialogo può portare alla vera soluzione dell’intricato caso.
“L’arma pesava nella sua mano. Era il peso della paura.”
La conclusione quella che avviene dalla quattrocentesima pagina in poi è stupore e incanto.
Aggettivo
Geniale
Conclusioni
La lettura è scorrevole. Qualche frase in dialetto non fa che temprare ancora meglio la realtà in cui si svolge la storia. Ho apprezzato i falsi indizi e i momenti di pathos. Geniale l’intreccio
e il movente. I pov alternati, con introspezione e azione in prima persona sono d’impatto. Questa lettura è anche per quelle persone che amano la sous-pance, i plot twist e il genere hard boiled, e i fatti quotidiani. Il libro è auto conclusivo.
Il mantra Il metodo Mosetti.
Voto
4,5
Pro
Lettura scorrevole e coinvolgente
Contro
Nulla
SARTISA
ROIS