R O I S
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
Titolo
Il vecchio caso dei topinamburg
Autore
Fabio Scaletti
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
Chi narra è a conoscenza di ogni cavillo. A volte si ha la sensazione che forse potrebbe svelare meno.
La generalità della vittima la si conosce subito. Si tratta di una ricca zia attorno alla quale girano solo uomini, un po’ perché le piaceva la vita non se ne faceva scappare uno e un po’ perché aveva solo nipoti maschi.
Entriamo nel fermento e nel sottobosco della narrazione.
La donna viene uccisa a martellate appena rientrata da fare la spesa. Infatti la polizia e l’allora assistente Leonardo Grandi che aiutava il commissario Perrella. Trovano la poverina a terra sfigurata e ancora sul tavolo le sporte con le verdure.
Questa storia è un ricordo fatto dal Grandi, oramai in pensione. Quel giorno, quando Tommaso Testi (di solito voce narrante) rientra in casa anche lui con la borsa della spesa piena di verdura e la appoggia sul tavolo e cerca tra tutta quella merce, il famoso tubero per consegnarlo al Grandi. Proprio in quel medesimo istante il Grandi vede la scena sì, ma non quella del presente, ma quella accaduta quando lui era assistente dell’abborracciato e rozzo commissario Perrella.
“chiosò Perrella avvicinandosi al carrello dei liquori e versando in un bicchiere una ingente dose di whisky”
Il libro lo si legge velocemente, anche perché la trama, nonostante l’originalità dell’ortaggio, per il resto rispecchia il più classico dei polizieschi.
Una paragrafo interessante:
“Un grande investigatore deve saper ascoltare più che interrogare. È inutile porre la domanda giusta se poi non sei capace di cogliere la risposta decisiva.”
Questa frase viene detta dal Grandi che rievoca la vicenda. Negli anni lui ha fatto carriera diventando un autorevole funzionario di Polizia, ora in pensione.
Siamo negli anni cinquanta, in una Milano in piena di fermento e sviluppo economico dato dalla fine della guerra e dalla voglia di ricostruire.
L’impulso della popolazione era lavorare, ma anche divertirsi. Il giusto equilibrio che invece a casa della ricca zia si era perso.
In questa storia c’è investigazione, ragionamento, ma anche formazione. Si percepisce la crescita del Grandi che già da questo caso, anche se agli inizi della carriera, aveva un queed in più.
Dopo aver rinvenuto il cadavere in cucina con il cervello spappolato. Iniziano le indagini che, secondo il frettoloso e poco attento Perrella già da subito ne aveva delineato l’assassino, ma per fortuna il suo arguto assistente lo fa demordere da quel insistente pensiero, portandogli dopo averli verificati personalmente, tutte le prove che chi aveva ucciso la zia era un’altra persona.
Un lettore attento, a differenza del Perrella, sicuramente riesce a cogliere quell’indizio appena accennato, buttato lì come se nulla fosse, ma che determina il nome di chi ha ucciso la benestante.
Sicuro della sua esperienza di giallista, lo Scaletti riesce a tenere incollato il lettore grazie alla sua peculiare indagine, abbinato anche al suo pensiero intuitivo e geniale.
Per quelle persone a cui piace indagare ma saper anche cogliere l’indizio giusto.
Per quelle persone a cui piacciono storie brevi.
Per quelle persone a cui piace l’introspezione e la formazione.
Consiglierei come colonna sonora per questa lettura un Blues o Jazz degli anni cinquanta. Aumentano la percezione e l’atmosfera di questo giallo.
Qualche info in più
Un giallo negli anni Cinquanta, agli inizi della carriera dell'ispettore Grandi
Questa volta ci troviamo proiettati nella Milano degli anni Cinquanta, dove un trentenne Leonardo Grandi, allora ispettore di polizia, deve aiutare un commissario sanguigno e ottuso a far luce sulla morte di una ricca signora, uccisa dopo essere rincasata dalla spesa. I sospetti convergono sui beneficiari del testamento, cioè l'amante della donna e i tre nipoti, tra loro cugini.
Lo spirito di osservazione e la logica ferrea permetteranno al nostro detective di risolvere un caso atipico anche sotto il profilo del registro narrativo, dove Tommaso Testi, consueta voce narrante della serie, per una volta non partecipa all'indagine e cede i suoi ruoli di narratore e di assistente a Grandi stesso.
L'AUTORE
Fabio Scaletti (Milano, 1964) è scrittore e critico d'arte. Laureato in filosofia, si è occupato di estetica sconfinando nella storia dell'arte. Esperto di Caravaggio e studioso del Rinascimento, tra le sue ultime pubblicazioni, alcune tradotte in varie lingue, ricordiamo: Caravaggio. Catalogo ragionato delle opere autografe, attribuite e controverse (2 volumi, Napoli, 2017), Il Rinascimento nei Musei Italiani (con Claudio Strinati, Reggio Emilia, 2017), Leonardo. Il Genio (Torino, 2018), Raffaello. Il Principe delle Arti (Torino, 2019), Caravaggio. Il Pittore della Luce (Torino, 2020), Michelangelo (Bologna, 2021).
Negli anni Novanta ha ideato la figura del commissario Leonardo Grandi, protagonista di romanzi e racconti gialli in stile inglese ma ambientati per la maggior parte a Milano. Per Delos Digital sono già usciti Delitto alla Statale, Il mostro del Corvetto e Omicidio nella grotta. Ha anche scritto Storia (e filosofia) del giallo, sempre pubblicato da Delos Digital.
SARTISA
ROIS