R O I S
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
Titolo
Bianca vestita di nero
Autore
Angela Caputo
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
Titolo
Bianca vestita di nero
Autrice Angela Caputo
Genere Storico-Sentimentale
Edito Atile
Anno 2023
Pagine 460
Sinossi presa dal web
Sullo sfondo di un'Italia assediata dal fascismo e dai Tedeschi, dentro il campo di concentramento di Ferramonti nasce l'amore fra Bianca e Goran. Lei fascista e lui ebreo, vivono la loro storia con ardore fra paure e sotterfugi. La loro passione riuscirà ad andare oltre l'antisemitismo, le leggi razziali, gli stereotipi, i pregiudizi?
Recensione
Questa è la prima opera dell’autrice, appassionata di storia, nello specifico, della seconda guerra mondiale e della Shoah.
Oltre al conflitto su tutto il territorio italiano e il tumulto che ne consegue, l’autrice ci parla di un campo di internamento poco raccontato nei libri quello di Ferramonti a Tarsia, in Calabria. Approfondendo la lettura si entra nel vivo della vita quotidiana. Si nota la posizione delle donne all’interno del regime, della solidarietà tra il campo e i paesani, senza differenza di ceto, classe, religione, si nota il cuore dei calabresi, nonostante le restrizioni.
Una voce prevarica e si fa spazio tra le altre problematiche, è la condizione femminile sia nella
scala gerarchia fascista che in quella sociale.
La protagonista Bianca, suo malgrado viene iscritta all’albo fascista, perché nipote del podestà
il quel pretende un aiuto, proprio da lei, educata, e fisicamente perfetta.
Lei è la portavoce del podestà, lei deve sistemare molte questioni all’interno del campo.
La sua prima visita a Ferramonti non è stata di facile impatto.
“...mi sembrava di stare in mezzo ai porci, con tutto il rispetto per un porcile che al confronto
è una reggia”
I pov si alternano, dando una visione completa, sia dal punto di vista introspettivo, che dai dialoghi vivaci e verosimili. Inoltre l’inserimento delle descrizioni accurate dei luoghi, portano a una lettura veloce e di semplice comprensione. Ho notato qualche discorso in dialetto calabrese, ma giusto qualche frase, che rendono più potente alcuni passaggi.
Poi troviamo la storia d’amore, vissuta con apprensione da entrambi. Lei, Bianca cattolica fascista lui, Goran ebreo dottore italiano. Nel contesto di quell’Italia presa al collo dai fascisti dalle SS e da tutti quei collaboratori che navigavano sotto mentite spoglie, emerge la speranza, anche se quasi impossibile, di un amore. Un nastro con roselline, in un contesto completamente cupo e nero, nero come le divise che Bianca doveva indossare spesso.
“...se non oggi, sarà domani, ma anche tra dieci o venti anni attenderò la nostra felicità”
La Caputo narra di amicizia. Una fratellanza incondizionata. Probabilmente consolidata dagli eventi, e dalla voglia di migliorare se stessi e gli altri. Attorno agli attori principali, Bianca e Goran, c’è un carosello di personaggi disposti a dare la propria vita, per aiutare chi in quel momento sta peggio, in questo i due amanti clandestini.
Termino con il far presente che il finale è da vivere. Ogni lettore trarrà le proprie conclusioni. Ho trovato questa lettura, coerente con il genere a cui è stato assegnato. Si intuisce che per ogni pagine, per ogni parola c’è una ricerca c’è una testimonianza, molti i riferimenti a fatti realmente accaduti. Un lavoro minuzioso che sicuramente darà buoni frutti.
CONCLUSIONI
Romanzo storico sentimentale, non solo, ma un viaggio emozionale e introspettivo.
AGGETTIVO
Coinvolgente
PRO
Una storia nella Storia.
CONTRO
Nulla da segnalare
Biografia Angela Caputo
Nata a Giarre (CT) tra le pendici dell’Etna e il mar Jonio. Da anni vive e opera a Sacile (PN)
Dopo aver conseguito il diploma presso il liceo Classico, si è laureata in Lettere Classiche. Ha pubblicato come giornalista pubblicista presso testate locali, lavorato come editor e correttrice di bozze. Ha svolto ricerche di storia locale e nazionale. Ha poi conseguito il Diploma di Specializzazione per l’insegnamento. DA sempre cultrice della storia, in particolare della Seconda Guerra Mondiale e della Shoah, ha insegnato in diverse scuole di ogni ordine e grado. Dopo diverse esperienze come ghostwriter, ha preso il volo come autrice.
Cinque domande all’autore.
Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio Pietro Rivetti. È sì stato approfondito, ma non abbastanza.
Lei è appassionata di storia, quanto tempo per avere la prima stesura di questo romanzo?
È nata prima la storia rosa, oppure voleva approfondire Ferramonti poco menzionato sui libri di Storia, e il filo rosa è arrivato in seconda battuta?
Che potere ha avuto la CE nel contesto della pubblicazione del libro? Cioè, è intervenuta molto
sull’editing, sulla storia. L’ha cercata a romanzo terminato oppure prima?
SARTISA
ROIS